Guida di MicroStation CONNECT Edition

Creazione di sorgenti luminose

Le celle delle sorgenti luminose sono posizionate sul livello attivo e sono composte da elementi di classi di costruzione. Per evitare che gli elementi delle sorgenti luminose vengano visualizzati nella vista o nell'immagine riprodotta, prima del rendering è necessario "nasconderli" disattivando il livello in cui sono posizionati oppure l'opzione Costruzioni per la vista stessa. Questa impostazione si trova nella finestra di dialogo Attributi della vista. Quando si crea una sorgente luminosa è necessario assegnarle un nome. Il sistema fornisce un nome predefinito, ad esempio Point Light, Point Light (1) e così via, ma è consigliabile assegnare alle sorgenti luminose nomi più significativi. Questi nomi, visualizzati nella finestra di dialogo Gestore luci, potranno essere utilizzati per identificare in modo semplice la sorgente luminosa, se si desidera modificare una delle sue impostazioni. Per impostazione predefinita, selezionando lo strumento Posizione luce viene attivato l'interruttore. Per creare una nuova luce che sia inattiva ("off") è possibile disattivare l'interruttore On prima di posizionare la sorgente luminosa.

Se delle sorgenti luminose sono posizionate nel modello, è possibile trovarle in Modelli > Modello corrente > Elementi > Luci, nella scheda File della finestra di dialogo Esplora. Per modificare e cambiare le impostazioni delle luci, in Esplora, selezionare Proprietà nel menu di scelta rapida Reset della sorgente luminosa.

Scala di posizionamento delle celle di sorgenti luminose

L'illuminazione di un'immagine non è influenzata dalle dimensioni delle celle di sorgenti luminose per luce puntiforme, spot o direzionale. Le celle definiscono semplicemente la provenienza e/o la direzione dell'illuminazione. D'altro canto, a differenza delle celle puntiforme, spot e di sorgenti di luce direzionale, le dimensioni della sorgente di luce superficiale sono definite dall'elemento (poligono convesso) utilizzato per la sua creazione. La dimensione dell’elemento, e quindi della sorgente di luce, modifica l’immagine sottoposta a rendering.

Se necessario, è possibile modificare l'impostazione Dimensione cella per ingrandire o ridurre queste celle. Successivamente, per gli ulteriori posizionamenti di sorgenti luminose durante la sessione verrà utilizzato l'ultimo valore di dimensione specificato.

Nota: Quando si utilizza lo strumento Posizione luce per la prima volta durante una sessione in un file DGN, nella finestra impostazioni dello strumento sono visualizzati i valori predefiniti. Qualunque modifica apportata alle impostazioni durante la creazione o la modifica di sorgenti sarà valida per la sessione corrente. Alla chiusura del file DGN verranno ripristinati i valori predefiniti.
Sorgente luminosa Descrizione
Luce puntiforme


Cella di sorgente di luce puntiforme

Da una sorgente di luce puntiforme, la luce si irradia in tutte le direzioni, come da una lampadina. Per creare una sorgente di luce puntiforme è di norma necessario solo definirne la posizione. Quando si specifica un file di illuminazione IES per una sorgente di luce puntiforme, la direzione di irradiazione può variare e potrebbe essere necessario definire una direzione.

Nota: Per assicurare la corretta applicazione dei valori IES alla sorgente luminosa, con i dati IES è opportuno utilizzare l'opzione Luce puntiforme. L'utilizzo di Luce spot o Luce superficiale può limitare l'illuminazione IES alla sola area interna del cono della luce spot oppure alla sola parte frontale della luce superficiale.
Luce spot


Cella di sorgente di luce spot

Proprio come per un faretto reale, le impostazioni delle sorgenti di luce spot consentono di concentrare il fascio (angolo cono) e definire la riduzione dell'illuminazione sui margini, dove la luce si riduce dall'intensità massima a zero (angolo delta).

Per creare una sorgente di luce spot, prima è necessario definire la posizione della sorgente, quindi il punto di destinazione della luce.

Luce direzionale


Cella di sorgente di luce direzionale

Solo la direzione di questa sorgente luminosa è importante. A prescindere dal punto del disegno in cui viene creata una sorgente di luce direzionale, tutte le superfici rivolte in quella direzione verranno illuminate nello stesso modo. Per utilizzare gli effetti di illuminazione volume con luce direzionale, la posizione della sorgente luminosa incide sul modo in cui viene visualizzato l'effetto del volume. Nella creazione di una Sorgente luminosa direzionale è necessario definire la posizione della sorgente luminosa, quindi la sua direzione.

È possibile utilizzare luci direzionali come luci di "riempimento", garantendo una illuminazione uguale a tutte le facce nella loro direzione.

Luce superficiale

Le sorgenti di luce superficiale sono utili per simulare un'illuminazione tipo quella fluorescente. È possibile creare una sorgente di luce superficiale da qualunque poligono convesso esistente. In altre parole, viene definita una forma poligonale per la geometria prima di selezionare lo strumento Posiziona luce con l'opzione Luce superficiale selezionata.

Nota: I poligoni utilizzati per creare sorgenti di luce superficiale possono avere un numero qualsiasi di vertici, ma devono essere poligoni convessi.

Durante l'elaborazione, le sorgenti di luce superficiale vengono prima convertite in sorgenti triangolari. Una sorgente di luce superficiale rettangolare, ad esempio, viene convertita in due sorgenti triangolari, mentre un pentagono viene convertito in cinque sorgenti triangolari, una per ogni lato.

Apertura cielo

Le aperture cielo non sono luci in senso tradizionale; agiscono piuttosto da strumento di controllo nell'utilizzo di luce solare. Le prestazioni vengono ottimizzate, dato che la verifica delle ombre viene effettuata solo nella direzione delle aperture anziché sull'intero cielo. Quando si utilizza l'illuminazione solare, i raggi di luce sono distribuiti in tutto il modello, non solo nei pressi della geometria del disegno. Per obiettivi di efficienza è possibile creare una o più aperture cielo che limitano i calcoli alla sola luce che penetra attraverso l'apertura stessa. È opportuno utilizzare aperture cielo soprattutto in presenza di uno spazio interno illuminato "dall'esterno" con l'illuminazione solare. Anche per le scene di esterni è possibile utilizzare aperture cielo per concentrare l'elaborazione sulla regione del modello in cui si trova la geometria del disegno.

Un'apertura cielo viene posizionata esattamente come una luce superficiale. In altre parole, viene prima definita una forma poligonale convessa per la geometria. Successivamente si seleziona lo strumento Posizione luce, si seleziona la geometria, quindi si definisce la direzione di irradiazione della luce dall'apertura. Ad esempio, un'apertura che rappresenta una finestra punterà verso l'interno dell'ambiente, a simulare la direzione della la luce solare che penetra nella stanza dalla finestra stessa.

Nota:
  • I poligoni utilizzati per creare aperture cielo possono avere un numero qualsiasi di vertici, ma devono essere poligoni convessi. Quando un disegno presenta aperture cielo, la luce solare e con effetto atmosfera verrà irradiata/passerà attraverso queste aperture solamente; il tempo necessario per calcolare l'energia della luce e le particelle all'esterno della scena diminuisce di conseguenza.
  • Le aperture cielo vengono prese in considerazione anche quando le ombre sono disattivate per la luce corrispondente. Ciò significa che è possibile creare il modello di un ambiente con una finestra, quindi utilizzare luce solare e con effetto atmosfera per illuminare la scena solo attraverso quella finestra, senza calcolare le ombre.
  • Solo gli oggetti di fronte all'apertura cielo verranno illuminati e, come nel caso di una finestra reale, gli oggetti che si trovano dietro l'apertura possono proiettare ombre attraverso l'apertura stessa. Non è necessario creare un'apertura per ciascun battente di una finestra; è possibile creare un'unica apertura comprendente tutti i battenti o persino un gruppo di finestre.