Guida di MicroStation CONNECT Edition

Introduzione alla modellazione parametrica

Gli strumenti di modellazione parametrica offrono un grado di flessibilità che non è possibile ottenere con gli strumenti 3D convenzionali. La modellazione parametrica permette di modificare facilmente elementi complessi senza bisogno di ricostruirli manualmente. Per esempio, i parametri usati per creare un oggetto possono essere successivamente modificati per raggiungere un risultato differente, senza che sia necessaria una ricostruzione manuale dell'elemento. Le modifiche possono essere apportate selezionando e usando gli handle per intervenire interattivamente sugli oggetti, oppure modificando i parametri di un oggetto nella relativa finestra di dialogo Proprietà.

La procedura generale di modellazione parametrica include la creazione di un profilo con strumenti di disegno 2D, e successivamente la sua estrusione o rotazione tridimensionale in un solido o in una superficie, mediante strumenti di creazione 3D. È possibile aggiungere ulteriori fasi per ottenere una progettazione complessa. Ad esempio, applicando feature all'elemento 3D, diventa possibile disegnare parti complesse di macchinari. Per semplificare il flusso di lavoro, è possibile applicare vincoli ai profili di 2D e agli elementi 3D parametrici. Questo flusso di lavoro acquisisce la logica progettuale e garantisce la riusabilità della componente parametrica generata, che può essere posizionata come cella parametrica. In tal modo il flusso di lavoro globale includerebbe i seguenti passaggi:
  1. Creazione di uno schizzo 2D parametrico (profilo)
  2. Applicazione di vincoli al profilo 2D parametrico
  3. Creazione di un elemento 3D parametrico a partire dal profilo 2D
  4. Modifica dell'elemento 3D mediante gli handle o modificandone i parametri
  5. Applicazione di vincoli agli elementi 3D parametrici
  6. Applicazione di feature controllate da variabili per creare componenti progettuali complesse
  7. Riutilizzo di componenti complete mediante il loro posizionamento in un altro progetto, come celle parametriche

Gli elementi parametrici conservano una traccia sulle modalità di creazione degli oggetti. Modificando i parametri di un elemento, questo viene automaticamente aggiornato. MicroStation esegue nuovamente le operazioni utilizzate per creare l'oggetto, adoperando i nuovi input per generare nuovi risultati.

La modellazione parametrica offre numerosi vantaggi:
  • Alternative progettuali - Consente di provare e testare quote e parametri diversificati, per individuare la migliore soluzione, semplicemente regolando le impostazioni del modello e ottenendo risultati sempre differenti.
  • Inserimento di modifiche - Diventa possibile risparmiare tempo modificando parti senza bisogno di ricrearle da zero.
  • Gestione della complessità - Creazione di componenti intricati e controllati da variabili, con relazioni che risulterebbero troppo complesse per essere gestite manualmente.
Gli elementi parametrici sono generati mediante l'aggiunta o la rimozione di materiale. Durante l'aggiunta, le componenti 3D sono generate con funzionalità basate sui profili, come Estrudi e Ruota. Durante la rimozione, il volume del solido si riduce mediante l'applicazione di funzionalità come Raccorda, Smussa e Svuota.

Profilo 2D estruso in un solido 3D

Il profilo 2D è stato ruotato in un solido 3D

Un taglio viene creato in un solido facendo uso di un profilo 2D

Nella modellazione parametrica, la progettazione si basa sugli input (valori di proprietà, profili e operandi impiegati per creare gli oggetti), che restano collegati al risultato ottenuto. Non è necessario ottenere un risultato impeccabile al primo tentativo, poiché diventa possibile alterare successivamente determinati valori. Un oggetto deve semplicemente avere le dimensioni e la forma approssimative desiderate, poiché successivamente è possibile regolare le quote e aggiungere vincoli per modificare la forma della geometria e ottenere la configurazione desiderata.

Ad esempio, spostando un'entità parametrica, come un foro, in un'altra posizione su un solido, il foro si riorienta correttamente in relazione al solido che esso attraversa. Al termine dello spostamento, il solido viene rigenerato automaticamente in base alla modifica.



Sinistra: Selezione del foro | Centro e Destra: Durante lo spostamento, il foro si riorienta verso la superficie più vicina all'osservatore (indicata in grassetto per maggiore chiarezza).

Nota: È importante analizzare e pianificare ogni parte prima di modellare, per determinare la sequenza più efficiente per creare gli elementi complessi. Strategie di modellazione inadeguate determineranno componenti che richiederanno più tempo per la creazione e che saranno più difficili da modificare. Gli elementi finiti devono essere creati per consentire un massimo di flessibilità e di varianti potenziali. Invece di concepire l'entità finale come un grosso elemento, deve essere considerata come una composizione o un insieme di parti, che dovranno probabilmente essere ulteriormente modificate.